Cosa fare in estate in Val di Fassa

Montagna in inverno, mare in estate. Questo sembra essere il paradigma perfetto. Ma se non sei amante del mare? Non c’è problema! La montagna infatti è pronta a regalarti emozioni anche in estate ed un clima di tranquillità dove poter ricaricare le batterie immersi nella natura.

Ecco dunque 3 cose da fare in Val di Fassa in estate.

Immergiti nella natura della Val di Fassa in estate

Nel cuore delle Alpi e incorniciata dalle vette delle Dolomiti, la Val di Fassa offre paesaggi spettacolari. Il 22% del suo territorio è infatti protetto da 12 riserve che insieme compongono la Rete di Riserve della Val di Fassa.
Tra le aree protette si distinguono: le aree Patrimonio UNESCO della Marmolada e il gruppo dolomitico Sciliar-Catinaccio-Latemar.
Le Aree di Conservazione Speciale riguardano il Ghiacciaio Marmolada, il principale ghiacciaio delle Dolomiti; la Val Duron, in particolare per l’Alpe di Siusi, sito di riproduzione di animali in via d’estinzione; la Valle San Nicolò, per la presenza di specie rare, oltre che essere un sito di riproduzione di animali in via d’estinzione; Roncon, per la sua torbiera; il Nodo di Latemar, per le sue specie vegetali rari.
Ci sono poi le 4 Riserve Locali di Alochet, Gran Buja de Vael, Palù Lonc e Resconei.
Ed infine, l’Area di Protezione Fluviale del torrente Avisio.

L’estate è il momento ideale per esplorare questi ambienti naturali percorrendo i numerosi sentieri trekking a disposizione, da quelli più semplici, come il sentiero Viel del Pan, con vista panoramica sulla Marmolada, il sentiero Friedrich-August, che fiancheggia il Sassolungo e Sassopiatto, o ancora una passeggiata tra malghe e rifugi nella Valle di San Nicolò; fino a percorsi più impegnativi come le Torri del Vajolet o la cima del Piz Boè.

lago di carezza val di fassa estate

Esplora la cultura ladina: musei e borghi della Val di Fassa

La cultura ladina riguarda una minoranza linguistica che oggi conta circa 40.000 persone.
Le testimonianze di questa antica cultura sono visibili in chiese, borghi e musei, come ad esempio il Museo Ladino di Fassa, suddiviso in sezioni tematiche e dotato di un sistema multimediale che grazie a filmati accompagna nella visita delle sale espositive.
Il Museo ha inoltre alcuni distaccamenti in edifici di interesse etnografico come quello del Mulino settecentesco di Pera o la segheria idraulica veneziana (chiamata “La Sìa”) a Penia.

Tra i borghi più belli della Val di Fassa da non perdere è Vigo di Fassa, borgo ladino selezionato anche come uno dei Borghi più Belli d’Italia.
Oltre ad essere famoso per l’accesso alla Ski-Area Col Rodella - Belvedere, Campitello di Fassa è anche un caratteristico borgo che conserva il suo fascino con i suoi vicoli, edifici storici, e i tipici fienili “tobiè”.

Infine, Pozza di Fassa, borgo montano sovrastato dalle meravigliose Cima Undici e Cima Dodici, dove sorge la particolare Chiesa di San Lorenzo di Pera con il suo caratteristico campanile barocco composto da 5 campane.

Un altro modo per conoscere la tradizione ladina è quella di partecipare ad uno dei numerosi eventi come per esempio il Carnevale Ladino di Campitello o la Gran Festa da d’Istà a Canazei.

Gusta i sapori genuini della Val di Fassa

formaggi val di fassa

I due prodotti di punta di questa valle sono senza dubbio lo speck e i formaggi. Lo Speck Alto Adige con denominazione IGP è un prosciutto crudo stagionato per 22 settimane. 

I formaggi invece più popolari sono il Puzzone di Moena DOP, con una stagionatura dagli 80 giorni ai 6-7 mesi, caratterizzato dall’intenso aroma dovuto alla fermentazione; il Nostrano della Val di Fassa, formaggio di latte vaccino di pasta semidura e a crosta lavata, ovvero strofinata con una soluzione di acqua e sale durante il periodo di stagionatura che va da 1 a 5 mesi circa; il Cuor di Fassa, anch’esso formaggio semistagionato a crosta lavata. 


Oltre a speck e formaggi, vi sono poi altre ricette gustose come i canederli, il gulash (spezzatino speziato), i cajoncie (ravioli ripieni di spinaci, rape rosse, fichi o zucca) e, infine, i dolci, dal tradizionale strudel ai dolci ladini “fortaie”, pastella fritta ricoperta da zucchero a velo con aggiunta di marmellata di mirtilli rossi.

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