Molise: cosa vedere nella terra dei Sanniti

Rimasto a lungo tempo fuori dai radar del turismo, il Molise ha attratto l’attenzione negli ultimi anni grazie al tam tam sui social dell’hashtag #ilmolisenonesiste, al punto da generare la curiosità di sempre più viaggiatori.

A giusta ragione, visto che il Molise non solo esiste ma di cose da vedere ce ne sono pure diverse a partire dai paesaggi mozzafiato fatti di laghi turchesi e fitte foreste come quelle della Riserva UNESCO Uomo e Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo, a caratteristici borghi collinari come Ferrazzano, Agnone o Frosolone, fino a interessanti aree archeologiche.

Il Molise infatti, insieme a Campania, Basilicata, Abruzzo e Puglia, costituiva tra il VII-VI sec. a.c. e i primi secoli dell'impero romano, un territorio conosciuto come Sannio dove viveva un antico popolo italico denominato Sanniti (oppure Sabelli).

Questo popolo di guerrieri valorosi furono infatti i primi abitanti del Molise che si stanziarono in piccoli villaggi nell’Appennino molisano, in quanto vivevano principalmente di pastorizia.

I Sanniti sono famosi per essere stati il primo popolo confederato della storia oltre ad acerrimi avversari della repubblica romana, contro la quale hanno combattuto per ben tre secoli finché furono sconfitti e integrati nella società romana.

Numerose sono le testimonianze in questi territori che ci parlano di questo popolo valoroso grazie a reperti archeologici dai quali è possibile risalire per esempio alla loro lingua (l’Osco), il culto di Ercole (praticato in santuari montani e testimoniato da numerose statuette votive in bronzo), oltre alle loro abitudini di vita quotidiana.

Cosa vedere in Molise sulle tracce dei Sanniti

  • Museo Sannitico di Campobasso: allestito nei locali del settecentesco Palazzo Mazzarotta, il museo presenta un’esposizione di reperti databili dall'età del Bronzo alla romanizzazione del Sannio, come armi, gioielli, ceramiche, tavole incise con l’Osco (la lingua sannitica), statuine votive dedicate ad Ercole, fino all’alto Medioevo.

  • Area archeologica di Pietrabbondante: quest’area archeologica sannita è la più importante della storia antica e racchiude reperti risalenti tra gli inizi del V sec. a. C. e la fine del II sec. d. C
    Pietrabbondante era infatti il fulcro religioso e politico del popolo Sannita, come ricorda anche la statua dedicata al Guerriero Sannita, simbolo del Molise, che si trova nella piazza principale del borgo. Il complesso archeologico è costituito da un teatro in pietra, unico nel suo genere, utilizzato in passato non solo per spettacoli ma anche come luogo di ritrovo dei governanti, e utilizzato ancora oggi per spettacoli teatrali, alle cui spalle si erge su un alto podio un tempio e due edifici di servizio.

  • Vastogirardi: questo piccolo abitato in provincia di Isernia è particolare perché costruito attorno ad un singolare castello medievale a forma di recinto. La porta d’accesso si apre infatti su un nucleo edilizio circolare che sembra essere un borgo dentro ad un borgo. Non lontano dal centro fortificato si trova inoltre una piccola area archeologica costituita da due edifici: un tempio italico, che era situato su un alto podio di 1.83m, a cui è stato sovrapposta in epoca medievale una piccola Chiesa cristiana dedicata a Sant’Angelo.

  • Agnone: città sorta sulle rovine dell’antica Aquilonia distrutta dai romani, sebbene purtroppo oggi i resti della popolazione sannitica non siano più visibili. Il borgo è oggi caratterizzato dalla presenza di numerose chiese, ben 13, e sfoggia una lunga tradizione campanaria unica al mondo, grazie alla presenza della Fonderia Marinelli, la più antica fonderia italiana specializzata nella produzione di campane.

  • Sepino: questo centro in provincia di Campobasso è soprannominato la “Pompei del Molise” grazie alla sua area archeologica di Altilia dove si possono ancora ammirare i resti del villaggio fortificato sannita Terravecchia-Saipins, con la sua doppia cortina muraria lunga 1500 metri intervallata da tre porte d’accesso, posta a controllo della via di scambio di animali e mercanzie, e dell’antica città romana Saepinum, che include il foro, la basilica, Porta Bojano, le terme, il teatro, il Cardo e il Decumano, e la cinta muraria con le sue 4 possenti porte monumentali.

 

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