Alimentazione sostenibile: conosci quel che mangi?

L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per le sue eccellenze eno-gastronomiche e per la tradizionale dieta mediterranea.
Se è vero che nel nostro Paese da sempre c’è un’attenzione particolare al buon cibo, possiamo davvero parlare di un’alimentazione sana e soprattutto sostenibile?

Un terzo delle emissioni globali di gas serra deriva proprio dall’agricoltura, inclusi i processi di trattamento e trasporto dei prodotti alimentari. Inoltre, l’80% della perdita di biodiversità globale è causata dall’agricoltura e dal sistema alimentare globale.

La pandemia sembra aver accentuato l’attenzione a queste tematiche e già nel 2020 si sono registrati dati interessanti con un 20% degli italiani che ha preferito cibi prodotti con metodi a basso impatto ambientale, il 12% che ha acquistato prodotti alimentari con packaging sostenibile e il 30% che ha sperimentato i prodotti biologici per la prima volta.

L’Italia è risultata anche prima nella lotta agli sprechi alimentari domestici secondo il Food Sustainability Index, un indice sviluppato da Economist Impact e Fondazione Barilla che monitora l’alimentazione sostenibile, la lotta agli sprechi e l’agricoltura sostenibile in 78 Paesi del mondo.

Alimentazione sostenibile e Agenda 2030

alimentazione sostenibile e agenda 2030

Secondo l’Indice Globale della Fame 2021 redatto da Cesvi, 155 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare acuta.

L’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030 tratta proprio il tema dell’alimentazione sostenibile prefiggendo 4 traguardi riguardanti il porre fine alla fame nel mondo e il garantire produzioni alimentari sostenibili.
Per esempio, il consumo di carne negli ultimi 50 anni è triplicato e viene considerato una delle cause principali delle emissioni di CO2, costituendo il 70% delle emissioni extra rispetto agli obiettivi planetari, secondo il Living Planet Report di WWF.
L’agricoltura è invece responsabile dell’utilizzo del 75% delle risorse idriche disponibili sul Pianeta, con un aumento esponenziale negli ultimi 50 anni, ponendo la necessità di una riflessione sulla gestione sostenibile di questa preziosa risorsa.
Infine, notevole è l’impatto ambientale e l’inquinamento chimico causato dall’utilizzo di erbicidi, fungicidi, insetticidi, antibiotici ed ormoni impiegati nelle coltivazioni.

Un argomento trasversale a quello dell’alimentazione sostenibile è quello degli sprechi alimentari.
Infatti, secondo la FAO 1/3 del cibo prodotto viene ogni anno sprecato.

L’ Obiettivo 12 riguarda la gestione e riduzione degli sprechi, intesi sia come rifiuti che come scarti alimentari, ponendosi come uno dei traguardi di dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare globale pro-capite.

Anche il WWF ha lanciato un appello su questi temi importanti attraverso la Campagna Food4Future che presenta 4 obiettivi: incentivare la pesca sostenibile, riducendo la pesca eccessiva e distruttiva;  promuovere l’agricoltura sostenibile, riducendo i pesticidi e prediligendo una produzione biologica; adottare un’alimentazione più sostenibile sia per la nostra salute che per l’ambiente, riducendo anche gli sprechi alimentari. 

Conosci quel che mangi? I nostri viaggi di istruzione

Vista l’importanza di questi abbiamo deciso di dedicare parte della nostra programmazione rivolta alle scuole per conoscere l’origine dei prodotti che troviamo sulla nostra tavola e interrogarsi sulla sostenibilità delle filiere produttive.
Siamo infatti fermamente convinti che il cambiamento dipenda non solo da noi, ma soprattutto dai valori trasmessi alle nuove generazioni.

Ecco quindi le nostre proposte di uscite didattiche e viaggi di istruzione sui temi evidenziati dall’obiettivo 2 dell’Agenda 2030:

  • Una giornata in campagna tra agricoltura e cavalli: escursione giornaliera in un’azienda agricola nel Parco Agricolo Sud di Milano per scoprire da vicino la produzione eco-compatibile di riso e ortaggi ed entrare in contatto con gli animali della fattoria.

  • Una giornata in cascina alla scoperta dei prodotti a km0: escursione giornaliera nel Parco Agricolo Sud di Milano per immergerci nella vita rurale e conoscere la filiera corta e il processo produttivo di alcuni dei prodotti che troviamo in tavola. Incluso laboratorio pratico!

  • Biodiversità e sapori emiliani: uscita di un giorno alla scoperta delle eccellenze del Made in Italy presso i Musei del Gusto di Parma, dove poter apprendere attraverso attività laboratoriali i segreti della filiera di produzione di alcuni di questi prodotti come il Parmigiano o il Pomodoro.

  • Cibo, natura e sostenibilità in Valsugana: 3 giorni di immersione nella natura e nel tema della sostenibilità di allevamenti di animali e prodotti biologici. Inclusa escursione per il riconoscimento delle piante commestibili disponibili in natura!

  • La filiera della castagna tra produzioni bio e slow food: 3 giorni nell’Appennino Tosco-Emiliano in Lunigiana per scoprire i prodotti di filiera corta locali legati all’albero di castagno: la Marocca (presidio Slow Food), il miele di castagno bio e DOP , la farina di castagne DOP.

Un altro itinerario davvero speciale che coniuga l’obiettivo 2 con il 12 riguardante la gestione dei rifiuti e la riduzione degli sprechi alimentari è “La Toscana oltre il Rinascimento, tra arte contemporanea e sostenibilità”, tre giorni alla scoperta di una Toscana insolita in cui incontreremo l’arte contemporanea e tratteremo temi di sostenibilità come la gestione dei rifiuti e il riuso dei prodotti alimentari in sfiziose ricette, incluso un corso di cucina per mettere le mani in pasta!

Scopri tutte le nostre proposte per le scuole

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