Cosa vedere a Salerno e dintorni:
idee per un itinerario
Salerno e la sua provincia sono una destinazione ideale se sei alla ricerca di un itinerario insolito in Campania, lontano dai monumenti presi d'assalto e dal caos dell'overtourism.
Qui di seguito i nostri suggerimenti per un tour nella provincia di Salerno, alla scoperta di una terra ricchissima di storia e bellezza.
Salerno, la città di Ippocrate
Partiamo dal capoluogo di provincia.
La città di Salerno è esattamente quello che non ti aspetti.
Troppo spesso immaginata simile alla sua vicina più famosa, Napoli, questa città saprà affascinarti con il suo charme, la sua eleganza e il suo lungomare curato. Il suo centro storico, poi, con vicoli, monumenti, chiese e street art è una bomboniera difficile da dimenticare.
Ancora oggi Salerno è chiamata la "Città di Ippocrate", dal nome del celebre medico greco. Ciò è dovuto alla presenza dell'antichissima Scuola Medica Salernitana (Schola Salerni), che raggiunse il massimo splendore durante il regno di Roberto il Guiscardo.
Considerata la più antica istituzione occidentale per l’esercizio e l’insegnamento della medicina, la Scuola Salernitana seppe fondere le conoscenze greco-romane con quelle ebraiche e arabe, raggiungendo così fama internazionale.
Visitare Salerno: i luoghi da non perdere
Le origini di Salerno risalgono all'epoca etrusca e greca. I Romani trasformarono questo primo nucleo in un castrum per tenere d'occhio le popolazioni locali, facendo in seguito fiorire una elegante città. Bizantini, Longobardi e Normanni contribuirono ad accrescerne la bellezza, seguiti da Spagnoli e Francesi.
Insomma, a Salerno la storia è stratificata.
Qui di seguito qualche suggerimento, tra passato e presente, per scoprire questa città meravigliosa.
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Duomo di Salerno
Fatta edificare da Roberto il Guiscardo nell'XI secolo, il nome ufficiale del Duomo di Salerno è lunghissimo: Basilica Cattedrale Primaziale Metropolitana di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio VII.
Non perdere la visita alla Cappella del Tesoro e soprattutto alla stupefacente cripta, dove nel 1081 venne deposta la reliquia dell'apostolo Matteo, santo patrono della città.
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Giardino della Minerva
Bisogna inerpicarsi tra i vicoli in salita, ma ne vale assolutamente la pena. Strettamente collegato alla Scuola Medica Salernitana, il Giardino della Minerva fu fondato all'inizio del 1300 dal maestro Matteo Silvatico.
L'idea di Silvatico era quella di dotare la Scuola Medica di un cosiddetto "Giardino dei Semplici" a scopo didattico, che divenne a sua insaputa l'antesignano di tutti gli orti botanici d'Europa.
Organizzato su terrazzamenti e diviso secondo l'antico sistema di classificazione vegetale, il Giardino della Minerva è senza dubbio uno dei luoghi più magici di tutta Salerno.
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Rione Fornelle
Ben nascosto dagli occhi del turista frettoloso, il Rione Fornelle è una delle meraviglie più sorprendenti di Salerno.
All'interno dell'antico quartiere medievale un tempo abitato dagli Amalfitani è nato un progetto di street art chiamato Muri d'Autore e dedicato ad Alfonso Gatto, autore e intellettuale della Salerno del '900.
Qui numerosi artisti di strada hanno decorato i muri delle antiche abitazioni con murales dedicati all'opera di Gatto, di fatto rigenerando un quartiere e dandogli una nuova identità.
Luoghi da visitare in provincia di Salerno
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Pontecagnano Faiano
Questo centro di circa 26.00 abitanti conserva una storia millenaria che inizia addirittura nell'Età del Rame. Situato in un'area da sempre considerata "di confine" e dunque esposta a invasioni, Pontecagnano diventa col tempo l'avamposto più meridionaledegli Etruschi. Proprio per questo la città ospita un importantissimo Museo Archeologico Nazionale dedicato agli "Etruschi di frontiera", dove si raccontano vicende antiche ma sempre attuali.
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Vallo di Diano
Spostandosi verso l'entroterra e avvicinandosi alla Basilicata, si giunge al Vallo di Diano, un'ampia conca di origine tettonica, estremamente fertile. Il nome deriva da Teggianum, l'antica denominazione dell'odierna Teggiano, un piccolo borgo molto suggestivo.
Dal 1998 il Vallo di Diano e i suoi comuni sono Patrimonio dell'Umanità UNESCO, insieme al Parco Nazionale del Cilento e ai Monti Alburni, per "il paesaggio culturale di straordinario valore ".
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Certosa di Padula
Situata all'interno del Vallo di Diano e anch'essa nominata Patrimonio dell'Umanità UNESCO si trova la ancora poco conosciuta Certosa di Sal Lorenzo a Padula.
La sua costruzione inizò nel 1306 per volontà di Tommaso Sanseverino, divenendo ben presto il più vasto complesso monastico dell’Italia Meridionale. La monumentalità architettonica e i tesori qui conservati, insieme alla chiesa, ai chiostri e agli ambienti monastici, ti sapranno sorprendere e lasciare senza parole.
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Vietri sul Mare
Se si parla della provincia di Salerno, non si può non parlare della splendida Costiera Amalfitana. Fra tutti i borghi affacciati sul mare ti proponiamo Vietri sul Mare, forse la meno visitata rispetto a Amalfi, Ravello o Positano.
Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 1997 insieme ai dodici comuni della Costiera Amalfitana, Vietri sul Mare confina con Salerno e custodisce una tradizione artigianale di altissima qualità. Da secoli, infatti, è un centro di eccellenza per la produzione della ceramica, tanto che la cupola della sua chiesa - la Collegiata di San Giovanni - è decorata con tegole in ceramica policroma.
Il nostro suggerimento è di visitare il Museo Provinciale della Ceramica presso Villa Guariglia, e ammirare almeno esternamente la Fabbrica di Ceramiche Solimene, famosa per la sua architettura ideata da Paolo Soleri.
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Nocera Superiore
Quasi nessuno visita Nocera Superiore, ma questa città conserva una meraviglia storico-artistica ancora troppo poco conosciuta.
Fondato nel VI secolo a.C., il Battistero Paleocristiano di Santa Maria Maggiore (chiamato anche La Rotonda) è perfettamente conservato e si stenta a credere ai propri occhi visitandolo. Il monumento presenta infatti una vasca battesimale di grandi dimensioni - la seconda in Italia per grandezza - oltre a preziosi affreschi, mosaici pavimentali e colonne in marmo.
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Paestum e Velia
Sono forse i siti archeologici più famosi della provincia di Salerno, e ne hanno ben diritto. Il Parco Archeologico di Paestum e Velia è infatti un luogo magico, tappa obbligata per i viaggiatori del Grand Tour settecentesco, e per i turisti contemporanei.
Gli imponenti templi dorici, risalenti ai tempi della Magna Grecia e costruiti alla foce del Sele, raccontano di un'epoca lontana, tramandone la cultura e la saggezza. Noi ti consigliamo una visita anche al Museo Archeologico Nazionale di Paestum che conserva reperti di grande importanza, tra cui le metope del tempio di Hera e la tomba cosiddetta "del Tuffatore".
Cose da fare a Capodanno a Salerno
Se stai pensando di esplorare Salerno e dintorni a Capodanno, ti segnaliamo un evento che è diventato un appuntamento atteso da migliaia di persone ogni anno!
L'evento si chiama LUCI D'ARTISTA e nel 2024 giungerà alla sua XIX edizione. La manifestazione prevede l'installazione di numerose luminarie nel centro storico di Salerno, riempiendo di bellezza le strade e piazze più importanti del centro cittadino.
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